40 anni di Fiat Panda
Nel 1980 la Fiat presenta una delle utilitarie più iconiche del suo tempo:
la Panda.
Foto ufficiale della Panda 45
Gli interni, semplici e funzionali della Panda
Modello della Fiat Panda 30 in scala 1:43, della Mattel-Mebetoys
Disegnata da Giorgetto Giugiaro (è la prima volta che Fiat affida il
disegno di un intero corpo vettura per un’auto di grande serie a un designer
esterno) la Panda si ispira al famoso animale grazie anche all’ampia fascia
bicolore che protegge la parte bassa della fiancata e che richiama la pelliccia
a due colori dell’animale.
Pratica, sobria al limite dello spartano e leggera, viene fornita con un
bicilindrico di 652cc e 30 CV raffreddato ad aria o il 4 cilindri di 903cc e 45
CV. Unica differenza che distingue i due modelli, oltre alle targhette, é la
griglia. Stampata in modo asimmetrico su un pannello di lamiera rettangolare,
si trova orientata a sinistra sulla Panda 30 e a destra sulla Panda 45.
La Panda 30 della Mebetoys in scala 1:25, modello promozionale per il negozio di giocattoli La Giraffa di Roma.
Stola propose questa versione chiamata Destriero, qui riprodotta in scala 1:43.
Il modellino, di resina, è stato realizzato da ABC in scala 1:43
In 1980 Fiat
presented one of the most iconic utilitarians of its time: the Panda.
Designed by Giorgetto
Giugiaro (it was the first time that Fiat entrusts the design of an entire car
body for a car produced in large series to an external designer) the Panda is
inspired by the famous animal thanks to the wide two-tone band that protects
the lower part of the side and recalls the animal's two-color fur.
Practical, sober at
the edge to be spartan and light, it comes with an air-cooled twin-cylinder of
652cc and 30hp, or a water-cooled 4-cylinder of 903cc and 45 hp.
Brumm aveva proposto il modellino del prototipo della Panda 30, in 1:43
The only difference
that distinguishes the two models, in addition to the nameplates, is the front
grid. Printed asymmetrically on a rectangular sheet panel, the grille is
oriented left on Panda 30 and right on Panda 45.
La nuova Fiat riscuote grande successo: il tascone sotto al cruscotto piace
alle signore che non sanno mai dove mettere la borsetta, gli interni semplici e
lavabili la rendono preferita da chi la usa per lavoro e anche gli agricoltori
apprezzano il volume interno e la buona altezza da terra, che permettono loro
di caricare attrezzi e prodotti e viaggiare sereni anche sullo sterrato.
Nella confezione di Brumm oltre al prototipo c'era una Panda 30
Fiat Panda 45 di Brumm, 1:43
Versione promozionale per il negozio L'Aquilone di Torino, Brumm, 1:43
Fiat Panda 45 Guardia di Finanza (sotto insieme ai Viugili del Fuoco), Brumm, 1:43
Le Panda Esercito Italiano e Polizia, due versioni Brumm in 1:43
La Panda di Brumm celebrativa del Campionato del Mondo di calcio 2006, vinto dall'Italia
Al Salone di Parigi del 1982 viene presentata la Panda Super, che ha una
mascherina unificata in plastica nera e la parte bassa della carrozzeria nella
stessa tinta del resto della carrozzeria, con migliorie meccaniche e
possibilità di avere il cambio a 5 marce.
L’anno dopo nasce la Panda 4x4, sviluppata in collaborazione con la Steyr
austriaca.
La Fiat Panda 4x4
Il motore viene portato a 968cc e la potenza sale a 48CV e la vettura trova
subito largo impiego in tutti i settori ove sono richieste buone doti di
fuoristrada. Nel 1984 appaiono le versioni “L”, più rifinite e da quest’anno
tutte le Panda adottano la mascherina in plastica nera unificata.
Panda 4x4 versione Parigi-Dakar 1984, Brumm, 1:43
Fiat Panda 45 con tetto apribile, Brumm, 1:43
Fiat Panda 45 di Minichamps, 1:43
Fiat Panda 1986 di Minichamps, 1:43
Fiat Panda 45 di Minichamps, 1:43
La scatola che celebra i 30 della Fiat Panda, Minichamps, 1:43
Fiat Panda 1986 di Minichamps, 1:43
Fiat Panda 45 Polizia di Minichamps, 1:43
Un grezzo modello in scala 1:64 della Timmy Toys, non certo irresistibile
Nel 1986 arriva la Panda Restyling, distinguibile al colpo d’occhio per la
presenza di codolini ai passaruota posteriori, che vanno a colmare una sorta di
“vuoto” visivo che non era stato apprezzato da tutti nella prima serie. La
fiancata inoltre perde le rigature nella parte bassa, che diventa liscia. Le
novità però sono soprattutto di tipo meccanico: nuovi motori, tutti discendenti
dal “Fire” a 4 cilindri (e perciò addio al bicilindrico raffreddato ad aria) e
nuovo asse posteriore ad omega con molle elicoidali. La potenza per la 4x4 sale
a 50CV e a tutte si aggiunge la Panda Diesel con il 1300cc da 37CV.
La Panda 45 della IXO in scala 1:43
Panda radiocomandata in scala 1:25 della Fabiantoys
Nel 1991 la gamma viene rinnovata e appaiono nuovi modelli come la CLX, la
Selecta (con cambio automatico CVT), a cui seguono versioni catalizzate, o
allestimenti speciali e, in ultimo, la Panda Elettra che però rappresenta più
un esercizio tecnico che la volontà di produrre un’auto elettrica: il prezzo e
la mancanza dei posti posteriori per far spazio alle batterie al piombo ne
limitano alquanto l’appeal.
Dal 2001 tutte le Panda ricevono il motore Fire 1100 con iniezione
multipoint.
La carriera della Panda continua con incredibile successo fino al settembre
2003, quando il modello originale (numero di progetto 141) viene sostituito
dalla nuova Panda a 4 porte (numero di progetto 169).
I MODELLI
Quando uscì la Panda la maggior parte dei produttori di modelli dell’epoca
era in affanno. La Mercury aveva già chiuso e la Polistil ignorò la nuova Fiat. Solo
Mebetoys mise in commercio due riproduzioni contemporanee o quasi al lancio
dell’auto vera: una in scala 1:43 e una in 1:25. La piccola, per ragioni di
economia, aveva la parte bicolore della fiancata realizzata con dei semplici
pezzetti di carta adesiva nera e uscì col doppio nome Mattel-Mebetoys.
Per fortuna la lunga carriera della Panda prima edizione, nelle sue varianti
e serie, ha permesso a molti costruttori di interessarsi a questa vettura e a
proporne delle miniature, alcune delle quali molto ben fatte.
Sopra e sotto: la Panda 45 1ªserie della Herpa, in scala 1:87
Lo stesso modello di Herpa, proposto in scala 'N' (1:160)
Primeggiano i modelli di Brumm, proposti con la solita cura e in tante
versioni. Per la Panda 4x4 Brumm ha superato ogni altro produttore al mondo,
riprogettando l’intero fondo della vettura in modo da riprodurre esattamente
tutti gli organi meccanici.
La Panda 4x4 1983 della Norev per la serie Fiat Story, in scala 1:43
Fiat Panda 30 in scala 1:24 realizzata da metro.it per la serie "Quattroruote Collection" della casa editrice Fabbri in collaborazione con Quattroruote.
Le recenti iniziative editoriali degli ultimi anni ci
hanno regalato alcune riproduzioni della Panda seconda serie e perfino in
Giappone si sono ricordati di lei con due miniature in scala 1:64, opera della
Tomica.
2 modelli Tomica in 1:64: sopra la GLX tetto apribile, sotto la normale
Fiat Panda van Maggiora 1985 di Ixo per la collezione "Veicoli pubblicitari d'epoca" della Eaglemoss, in 1:43
La Panda speciale realizzata per i mondiali di calcio "Italia 90"
La Panda 2ª serie realizzata da Leader in resina, scala 1:43
Fiat Panda CL realizzata da Grani & Partners per la serie "100 anni di auto italiane" della DeAgostini, in 1:43
Sopra e sotto: 2 versioni di Panda prodotte da Grani & Partners per la serie "Carabinieri" di DeAgostini, scala 1:43
Una Panda 4x4 1100 del 1998
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