120 anni OPEL
Adam Opel, figlio maggiore di un fabbro, dopo una esperienza
presso altri produttori si mise in proprio nel 1862 a Russelheim, per produrre
macchine per cucire. La Germania era leader mondiale del settore ed i figli di
Opel chiesero al padre di diversificare, ottenendo nel 1886 di iniziare la
produzione di biciclette. Nel 1898 alla Opel si produssero 15.000 biciclette e
25.000 macchine per cucire ma era chiaro che il mercato di queste ultime era
pressoché saturo e che nel futuro della Opel vi sarebbe stato ben altro. Nello
stesso 1898 Sophie Opel spinse in direzione della nascente industria
automobilistica, assoldando Friedrich Lutzmann per progettare una “vettura
automobile”, la Opel “System Lutzmann” che scese in strada nel 1899, 120 anni
fa.
1899
Opel Patentmotorwagen System Lutzmann – Opel Classic Collection
Modello della Opel “System
Lutzmann” di Vitesse, in scala 1:43
Adam Opel,
the eldest son of a blacksmith, after an experience by other producers got in
right in 1862 at Russelheim, for producing his own sewing
machines. Germany was the world leader and Opel’s sons asked the father to
diversify, resulting in 1886 to begin producing bicycles. In 1898 to Opel
occurred 15,000 bicycles and 25,000 sewing machines but it was clear that the
market of the latter was nearly saturated and that the future of Opel would
relay on something else. The same 1898 Sophie Opel pushed towards the
nascent automobile industry, hiring Friedrich Lutzmann to design an “horseless
carriage”, the Opel “System Lutzmann” that was on the streets in 1899, 120
years ago.
Opel Darraq 1903 di Gama, in
scala 1:43
Opel Doktorwagen della Schuco, 1:24, con diversi movimenti a molla e capote ripiegabile
Nonostante la bontà del progetto, Opel si avvide che non era
paragonabile alle auto francesi dell’epoca. La produzione della “System
Lutzmann” venne fermata e nel 1902 si riprese da zero con un accordo con la
francese Darraq. Le cose funzionarono meglio e presto Opel divenne fornitore
della Casa imperiale. Famosa restò una economica roadster, la 4/8hp del 1909,
che ebbe tale successo presso i medici condotti da essere soprannominata
“Doktorwagen”.
Opel Laubfrosch 4/12 HP,
Cabrio, 1924-1926
Opel Laubrosh della IXO, in
scala 1:43
Opel 4/12 HP in versione
berlina chiusa e cabriolet, Gama, 1:43
Dopo la Prima Guerra Mondiale la situazione del mercato orientò
Opel verso modelli più economici. Nel 1924 fu il primo costruttore tedesco ad
adottare la catena di montaggio e a produrre una vetturetta, la 4/12hp
“Laubfrosch” (raganella) che rappresentò un salto di qualità per il produttore
tedesco: dalle 724 auto prodotte nel 1923 alle 4571 del 1924. In breve Opel
divenne il maggior produttore di biciclette al mondo e il più grande
costruttore d’auto in Germania. In quegli anni Fritz von Opel collaudò diverse
vetture spinte da motori a razzo: nel 1928 con la Rak 2 sulla pista dell’Avus
raggiunse i 238 km/h.
La Opel Rak2 del record di 238
Km/h, modello NEO in scala 1:43
Stessa vettura realizzata da
Eligor, in scala 1:87
Qualche mese prima del venerdì nero di Wall Street, nel marzo 1929
Wilhelm e Friedrich von Opel cedettero l’80% del pacchetto azionario alla
General Motors (il restante 20% nel 1931) ottenendo l’impegno che la GM non
esportasse in Germania i suoi modelli americani e diventando così un punto
fermo nella politica industriale del colosso americano. I successi
continuarono: la P4 vendette 65.000 esemplari in due anni, la Olympia, nata nel
1936, fu la prima Opel con carrozzeria autoportante e la Super 6 ispirata alle
Chevrolet 6 cilindri diede vita alle Opel di fascia alta: le Kapitän e Admiral.
Ad esse seguì la Kadett, la versione più utilitaria prodotta da Opel prima
della Guerra.
Opel P4 cabriolimousine 1925 ,
Brekina 1:87
Opel Super 6, IXO, 1:43
Opel Olympia cabriolimousine,
Praliné (o Revell-Praliné), 1:87
Opel Kadett 1938, in versione
sezionata da esporre al Salone dell-Auto di Berlino
Opel
Kadett 1938, KK, 1:18
Opel
Kapitän 1938, IXO, 1:43
Opel
Admiral Hebmüller cabriolet 1939, NEO, 1:43
Dopo la Seconda Guerra Mondiale la produzione restò basata sulla
Olympia, presto però affiancata da una nuova versione della Kapitän. Nel 1957
la prima Rekord fu l’auto tedesca più venduta dopo il Maggiolino Volkswagen e
la Kadett del 1962 fu una delle auto economiche di maggior successo, anche in
Italia.
Opel Olympia cabriolimousine
1948, Minichamps, 1:43
Opel Kapitän 1954 e, sotto, il
modellino realizzato da Starline in scala 1:43
Opel Olympia Caravan 1955,
Siku, 1:66
Opel Olympia cabriolimousine
1955, Brekina, 1:87
Opel Kapitän 1957, modello
spagnolo della Rico, 1:43
2 modelli della Kapitän 1958:
Starline (sopra) e Rex (sotto), entrambi in scala 1:43
Negli anni Settanta le Opel di classe superiore subirono un
ridimensionamento: la Senator non riuscì a replicare il successo delle Kapitän
degli anni precedenti e Opel si concentrò maggiormente su Kadett (poi Astra),
Ascona e Rekord.
Errori di coordinamento e politiche manageriali con Amministratori
delegati che cambiavano ogni 2 anni non fecero bene all’azienda, che passò da
circa il 21% del mercato tedesco nel 1980 ad appena il 7% nel 2012. Una
Joint-venture con Fiat all’inizio del 2000 durò appena 6 anni, senza dare
frutti sperati. Dopo aver tentato di rilanciare la propria gamma, nel 2017, il
Gruppo francese PSA ha acquisito la storica Casa di Russelheim.
Opel Rekord 1959, CKO in
lamiera con motore a frizione, scala 1:36
Opel Rekord Taxi 1959 della
Dinky Toys francese, in scala 1:43
Quando una casa ha raggiunto un traguardo così ambito come quello
dei 120 anni, è difficile fare una casisitica dei modelli prodotti, che sono
centinaia in tutte le scale. Per conto nostro dobbiamo restringere la scelta a
quelli che riteniamo significativi o meno conosciuti, augurando di dare al
lettore una ampia scelta e – chissà – fargli amare questo marchio tedesco oggi
un po’ snobbato da tanti.
Opel Kapitän 1959, Gama, in
plastica con motore a frizione, scala 1:18 circa
Opel
Rekord coupé, Minichamps, 1:43
Opel
Rekord 1963, Gama, 1:43
Opel Rekord Caravan ambulanza,
modello in latta della Huki, scala 1:18 circa
Opel Kadett 1962, Tekno, 1:43
Opel Kadett coupé 1963,
Politoys M, 1:43
Opel
Rekord Caravan Touring Club Suisse, Brekina, 1:87
Opel
Rekord coupé 1966, Minichamps, 1:18 in resina
Opel
Kadett Caravan, NEO, 1:43
Opel
Commodore coupé, Revell, 1:18
Opel GT
1900, Schuco Piccolo, 1:90
Opel GT 1900 Gr.4 Conrero (Monza - Campionato Europeo 1972), Tecnomodel, 1:18.
Opel Manta coupé, Solido, 1:43
Opel Olympia coupé, Revell,
1:18
Opel Kadett LS coupé, Vitesse,
1:43
Opel Ascona con bagagli,
Brekina, 1:87
Opel Kadett-C, Triple9, 1:18
Opel Kadett Aero cabriolet,
Minichamps, 1:43
Opel Manta, Schuco Modell, 1:66
Opel
Rekord, Ziss-RW, 1:43
Opel
Monza, Mattel-Mebetoys, 1:43
Opel
Kadett GT/E, Trofeu, 1:43
Opel
Commodore, Wiking, 1:87
Opel
Bitter CD coupé, IXO, 1:43
Opel Manta 400 versione
stradale, Vitesse, 1:43
Opel Corsa a 2 e 3 volumi,
Herpa, 1:87
Le varie generazioni di Opel
Corsa assieme alla più recente (al centro)
Opel Corsa GSi, Ottomobile,
1:18
Opel Astra Caravan, Gama, 1:43
Opel Astra cabriolet, Gama,
1:43
Opel Astra GSE , Herpa, 1:87
Opel Ascona 2 volumi, Gama,
1:43
Opel Senator, Wiking, 1:87
Opel Calibra 1989 nella
galleria del vento
Opel Calibra, Del Prado, 1:43
Opel Lotus Omega, Ottomobile,
1:18
Opel
Astra GTC, Motorart, 1:43
Opel
Corsa OPC, Welly, 1:40
Opel
Speedster, Schuco, 1:43
Opel Frogster, Matchbox, 1:66
Opel Adam, Elasto Form KG,
scala 1:64
Opel Astra 3 volumi (a
sinistra) e Opel Mokka (a destra), Minichamps, 1:43
Opel Cascada cabriolet,
iScale, 1:43
Opel Grandland X, iScale, 1:43
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