La SHELL e i ragazzi
Un
rapporto particolare ha legato la Shell con i ragazzi. Oggi questa marca di
benzina si è ritirata dal mercato italiano, ma ci fu un’epoca in cui la grande
conchiglia gialla in campo rosso si vedeva su tutte le principali strade
d’Italia.
Negli
anni Cinquanta la Shell faceva stampare delle auto di cartoncino da montare.
Queste si ottenevano anche in altre nazioni europee, come la Francia, ed erano
piccole auto in scala paragonabile all’1/43, fornite con una basetta rosso/gialla
recante il nome dell’auto e della benzina.
Così si presentava la Cadillac 1906 di cartoncino della Shell, una volta assemblata
Sopra e sotto: due cartoncini con modelli di carta da ritagliare per la Shell francese
Ben
più interessante l’iniziativa del Passaporto per ragazzi Shell. Una imitazione
di passaporto, con tanto di copertina verde, era concesso ai ragazzi il cui
papà andava abitualmente a fare il pieno di benzina alla Shell. Erano gli anni
attorno al 1962 e l’iniziativa andò avanti sicuramente fino al 1965 e forse
ancora per qualche tempo.
Il passaporto Shell e due buste con i modelli da montare ottenibili con i bollini
Sopra: pubblicità del Passaporto Shell, sotto: alcuni bollini originali
A special relationship has tied
Shell with young boys. Today this brand of gasoline has withdrawn from the
Italian market, but there was a time when the great yellow shell on a red
background could be seen on all the main roads of Italy. In the 1950s, Shell
had cardboard cars printed to assemble. These were also obtained in other
European nations, such as France, and were small cars on a scale comparable to
1/43, supplied with a red/yellow base bearing the name of the car and of the
gasoline. More interesting is the Shell Children's Passport initiative. A
passport imitation, complete with a green cover, was granted to the boys whose
father used to go to the Shell to fill up with petrol. They were the years
around 1962 and the initiative certainly went on until 1965 and perhaps over
for some time.
Due immagini del sacchetto contenente la Fiat 3½hp del 1899 da montare
Il
passaporto era valido in tutta Italia e nei principali Paesi europei. Per ogni provincia
italiana erano stampati bollini diversi e ne occorrevano 12 differenti per
avere diritto ad un’auto di plastica da montare. Se si aveva la fortuna di
andare all’estero con papà, ci si poteva far timbrare il passaporto dal gestore
del distributore. Un timbro straniero valeva 4 bollini.
Sopra e sotto: la Fiat 508 Balilla della ILCA in scala 1:30, Era l'unico modello con porte apribili
Sopra e sotto il foglietto esplicativo con istruzioni di montaggio della Balilla
L’auto
antica da montare era un vero modello in scala 1:30 prodotto dalla ILCA di
Cremona.
La
ILCA produceva oggetti in plastica e giocattoli da bazar. Poco prima di
impegnarsi in questa iniziativa fabbricava già alcuni veicoli fra i quali un
camioncino con cassone ribaltabile ispirato a veicoli americani, ma in realtà
di fantasia.
Camioncino con cassone ribaltabile ILCA, ispirato a certi autocarri americani
Il
primo kit fu una Fiat 12 Hp 1901, a cui seguì la Fiat 3 ½hp del 1899 e in
seguito, visto il successo dell’iniziativa Shell, altri modelli, sempre in
scala 1:30.
I
modelli della ILCA furono poi commercializzati (ma non tutti quelli che avevano
fatto parte della serie usata da Shell), in scatole di montaggio con il marchio
Aviomodelli. Ciascun modello però costava 1000 lire, che era circa 3 volte il
prezzo delle analoghe buste di montaggio dell’Airfix inglese, in scala 1:32.
Scatola Aviomodelli con la Fiat 12hp 1901, offerta anche da Shell
Lancia Lambda 1925 Aviomodelli in 1:30. Non risulta facesse parte delle auto offerte da Shell
Il telaio della Lambda Aviomodelli. Purtroppo per completare il modello viene coperto dalla carrozzeria
Sul
finire degli anni ’60 Shell continuò con altre iniziative simili, ma anziché
auto si occupò di far coniare 20 medaglie dorate della “Raccolta Volandia”
dedicata a pietre miliari della storia del volo. Il raccoglitore era simile al
passaporto, ma le pagine erano di cartone rigido per potervi incastrare le
monete.
Dopo
un lungo silenzio Shell tornò a offrire modellini in scala agli acquirenti
della propria benzina V-Power ad alto numero di ottano. Si trattò di modellini
di Ferrari, in scala 1:38 circa, dotati di retrocarica e dispositivo sonoro che
replicava il rumore del motore.
Sopra e sotto: la Ferrari 250 GTO offerta con V-Power











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