GADGETS


La storia dei gadgets, oggetti offerti insieme al prodotto che si vuole vendere è assai lunga. In parte comincia coi detersivi. Le polveri da lavare hanno avuto una storia che affonda le radici negli studi iniziati durante la Prima Guerra Mondiale per sopperire alla mancanza di sapone. Fu solo nel 1933 che la Procter & Gamble riuscì a formulare un detersivo che però funzionava solo con la biancheria non troppo sporca. Gli studi proseguirono finché, nel 1943, non vennero scoperti i tensioattivi, che inglobavano lo sporco più tenace impedendo di depositarsi nuovamente sul bucato a mollo. 

Nacque “Tide”, il detersivo che “lava più pulito del sapone” e da allora per 20 anni l’azienda continuò a migliorarne la formula. Nonostante la guerra in America divenne subito un successo. In Europa la Procter & Gamble aprì uno stabilimento per produrre Tide in Francia nel 1954, quindi in Italia nel 1956. Per favorirne la vendita si ricorse ai gadgets, piccoli oggetti di plastica inseriti nelle scatole e utili per la casa o come gioco per bambini e bambine.
In Italia Tide fu il primo ad utilizzarli – eravamo alla fine degli anni Cinquanta – e naturalmente le più ambite erano le automobiline.
 Citroën 2 CV, Clé, scala 1:60 circa
Mercedes-Benz 180, Clé per Bonux, scala 1:43 circa



Fiat 600 della Clé, per Bonux (e Tide), scala 1:50 circa

Le quali, almeno nei primi anni erano piuttosto belle. Forte dell’eredità francese del primo stabilimento produttivo, i primi modellini erano prodotti dalla Clé e, pure se molto semplici, avevano la linea molto azzeccata. Più in là negli anni questi modellini furono sostituiti da altri di produzione nazionale, realizzati dalla FIP di Genova in scala 1/60 circa, e anch’essi piuttosto fedeli nella loro semplicità.
 Alfa Romeo Giulietta berlina e Sprint, F.I.P., scala 1:60
 Fiat 1800, F.I.P., scala 1:60
Lancia Flaminia, F.I.P., scala 1:60
Nella guerra dei detersivi il gruppo Colgate/Palmolive rispondeva nel 1957 con VEL, anche questo promosso con le sorpresine di plastica. VEL impiegava le automobiline prodotte in scala 1/76-1/80 dalla Ingap.
 due pubblicità VEL che sembrano puntare più sulle sorprese che sul prodotto
Nash Metropolitan, Ingap, 1:76 circa
Citroën DS 19, Ingap, 1:76 circa
Con l’arrivo degli enzimi nei detersivi arrivarono nuovi prodotti. La Unilever lanciò nel 1967 il sapone “Skip” e per aiutarne la diffusione ricorse anche lei alle macchinine, usando le auto da corsa della Politoys, previa una lieve modifica dello stampo per riportare la parola SKIP in rilievo sul muso del modello. Un po’ come faceva la Bonux in Francia quando utilizzava modelli Clé sui quali faceva apporre il nome in rilievo.
 Sopra e sotto: Politoys Cooper 1500cc per SKIP, scala 1:41

Non era la sola. Perché la Cadum Pax da tempo offriva dei micromodelli in scala 1/86 (senza finestrini) o 1/80 (con finestrini) e poi anche più grandi (1/66) con i vetrini di plastica applicati, mentre la Persil in Francia offriva copie di auto antiche Politoys.
  




Alfa Romeo 1900 Sprint, Cadum Pax, 1:66 circa




  Alfa Romeo Giulietta Sprint, Cadum Pax, 1:80 circa

 

 Fiat 1200 Granluce, Cadum Pax, 1:80 circa
Renault Dauphine, Cadum Pax, 1:80 circa

 Renault Dauphine, Cadum Pax, 1:86 circa
Lancia Alpha 1908, copia Politoys per Persil, 1:43 circa
Mercury Cougar, Procter & Gamble, 1:43 circa
I modellini come oggetto promozionale non erano appannaggio dei soli detersivi: negli anni '50 del fiorente miracolo economico tedesco, l'imprenditore Fritz Homan (FRI-HOMA) ebbe l'idea di aggiungere figure giocattolo al suo prodotto (margarina) come promozionale pubblicitario che faceva presa sui bambini e le mamme, che vedevano la possibilità di fare piccoli regali senza spendere nulla in più. Dagli stampi ad iniezione, che servivano già nella seconda guerra mondiale per la produzione di badge dell'organizzazione tedesca per il benessere invernale, e da forme di figure di nuova concezione, ora venivano prodotte figurine per la margarina. Uno dei principali produttori di questo genere fu la Siku, poi nota per le sue miniature di pregio.

Figurina omaggio dei produttori di margarina tedeschi
VW Maggiolino per la margarina Clever Stolz, 1:87
VW Maggiolino omaggio con la margarina, 1:87 
Maggiolino prodotto dalla Siku quale omaggio con l'acquisto di margarina
Esempio di mobiletti, pupazzi e accessori regalati insieme alla margarina
Gli imitatori non tardarono ad arrivare. I produttori di farina d'avena, caffè, tabacco, lucido da scarpe e soprattutto altri produttori di margarina pubblicizzati con figure sempre più elaborate a favore dei bambini. 

modellino di carta tipo Renault 4CV prodotto per Pupier
 Modellino di Peugeot 403 furgonette realizzato in 1:43 da Convert per Pupier
 De Dion Buton 1900 della DEL per Locatelli, scala 1:50 circa
 Lancia Lambda 1925, DEL, scala 1:50
Ovomaltina preferì utilizzare come gadgets dei piccoli aerei della Iª Guerra Mondiale
 
 Automobiline piatte regalate con i pacchetti di sigarette
Curioso visore di cartoncino realizzato per i formaggi "Mére Picon" 
Sopra e sotto camioncino UNIC ribaltabile, realizzato in 1:87 da Clé per "Mére Picon" 
Fra queste è da notare la marca Voss, che fece produrre piccoli veicoli di latta.
Cisterna Shell di latta per Voss Margarine, 1:80 circa
In Italia la Invernizzi promouoveva i suoi formaggini con delle curiose macchinine prive di ruote. Al loro posto c’era una biglia di metallo che le rendeva pesanti e scorrevoli: ottimi oggetti da lancio per giocare a chi arrivava più lontano. Galbani preferì affidarsi ai punti. Raccogliendo i punti suoi propri prodotti era possibile farsi dare dei regali anche di una certa qualità: uno dei suoi fornitori fu la Mercury, che arrivò a produrre il famoso furgoncino Galbani oggi tanto ricercato. La Van den Berg (VDB) fece lo stesso qualche anno dopo, utilizzando anch’essa i modelli della Casa torinese.
 Sopra e sotto: la Lancia Aprilia da lancio realizzata per Invernizzi in scala 1:80 circa


 Cadillac 1948 da lancio per Invernizzi
 Sopra e sotto: Fiat 60hp 1905 in scatola di montaggio per Pavesi. Scala 1:45 circa
  

Il celebre furgone Galbani della Mercury, nella serie "Micro"



 Catalogo punti VDB con modelli Mercury
La classica bustina a sorpresa che ci faceva sognare da bambini
Col passare del tempo lo slancio di molti produttori in questo campo si affievolì parecchio. Rimasero casi sporadici le auto antiche da montare di Locatelli e Pavesi, e allo stesso modo la serie di quattro scatole di Meccano Bral offerte da Lavazza, una sola delle quali consentiva il montaggio di un trattore agricolo.
Trattore Bral per Lavazza
Molto maggiore e duratura fu invece la produzione di sorprese Kinder della Ferrero, una tradizione che continua ancora oggi. Pensare che all’inizio fece realizzare dalla Crown Toys di Hong Kong una serie di ben 29 modellini d’auto copiati dai Wiking tedeschi, ma realizzati in scala 1/100 circa anziché in 1/87. Oggi sono piuttosto rari, anche se ancora con quotazioni popolari.
 Mercedes-Benz 260D della Crown (a destra in scala 1:100) con il corrispondente Wiking
Mercedes-Benz 350 SL della Crown (a destra in scala 1:100) con il corrispondente Wiking
Volkswagen 1302 cabriolet della Crown, in 1:100, per Ferrero
Chevrolet 1955 e Packard 1956 realizzate per Kinder Ferrero in 1:87 circa 
Sopra e sotto: VW 1200 in scala 1:40 circa per le uova pasquali grandi Kinder Ferrero 
 
Renault Dauphine con motore a frizione (e ruote caricaturate) per Kinder Ferrero, 1:80 circa

 
Volkswagen 1200 cabriolet e berlina per Kinder Ferrero, scala 1:120 circa


Un ultimo gadget che vogliamo ricordare è quello realizzato nel 1983 dalla italiana Eli per Lazzaroni. Luigi Lazzaroni stesso è stato, dal 1975, appassionato collezionista di scatole di latta per biscotti a forma di veicoli. Per questo fece realizzare un camion di lamierino con la forma ispirata a un giocattolo francese dei primi anni Trenta con la pubblicità dei propri biscotti e con la parte posteriore apribile per poterli caricare.
Furgone ELI di latta per Lazzaroni e Olio Carli
La Eli ebbe poi commissioni da altre aziende alimentari, come “Olio Carli” e finì per produrre molte versioni del suo camion, persino una con litografia di pompieri, venduta in Svizzera come Saurer, il noto costruttore di autocarri elvetico.
Veicolo pubblicitario di cartoncino da ritagliare per Delespaul

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