70 anni fa la Fiat 1400

LA PIU' AMERICANA DELLE ITALIANE

Già nel 1939 la Fiat aveva cominciato a studiare una vettura media con motore di 1300cc che sarebbe stata affiancata da un modello con motore sui 2000 di cilindrata, ma la Guerra troncò sul nascere ogni velleità.
Gli studi ripresero nel 1945 per la berlina 1300, che avrebbe avuto la carrozzeria portante. Si voleva ottenere una macchina più leggera della 1100, ma più potente e performante. Ci si avvide a un certo punto che sarebbe stata troppo stretta e con canoni stilistici fermi al decennio precedente. Dante Giacosa fu incaricato del nuovo progetto “101” e venne anche inviato negli Stati Uniti per studiare gli sviluppi più moderni della tecnologia, anche al fine di realizzare un’automobile che sarebbe piaciuta anche agli americani. 
La Fiat 1400, presentata nel 1950
 La vettura era molto spaziosa
La Kaiser Manhattan fu ispiratrice della linea della Fiat 1400
Quando tornò si avvide che per la nuova vettura si prospettava una carrozzeria più larga e pesante che avrebbe annullato in parte i vantaggi della scocca portante e cercò di convincere la dirigenza di dotarla di un motore 1600, ma tutto quello che ottenne fu un modesto incremento a 1400, che non risolveva il problema delle prestazioni a pieno carico (5 o anche 6 persone più bagaglio) ma almeno non sarebbe risultata sottopotenziata come un 1300 con una carrozzeria tipo “pontoon” così grande.
Tre modelli della Fiat 1400, in scala 1:87, 1:40 e 1:25. Sono tutti Mercury

La Fiat 1400 della Mercury in scala 1:40

La Lima di Vicenza produsse una Fiat 1400 di latta con motore a molla, in 1:25
La Fiat 1400 infatti riprendeva i concetti estetici più moderni che stavano comparendo negli Stati Uniti, e in particolare le nuove Kaiser-Frazer del 1947 giocarono un forte ruolo a cui ispirarsi. La carrozzeria fu studiata in collaborazione con l’americana Budd che realizzò anche le macchine di stampaggio.
Presentata al Salone di Ginevra del 1950, la Fiat 1400 aveva un 4 cilindri di 1395cc da 44 cavalli. La nuova Fiat fu affiancata da un elegante cabriolet a due porte.

La 1400 cabriolet, anche sulla copertina di Motor Italia (sotto) 

As early as 1939 Fiat had begun to study an average car with a 1300cc engine that would be flanked by a model with engine on the 2000 displacements, but the War was in the bud. Studios resumed in 1945 for the 1300 sedan, which would have the body bearing. You wanted to get a machine lighter than the 1100, but more powerful and performing. We are approached at one point that it would have been too narrow and with stylistic canons firm to the previous decade. Dante Giacosa was in charge of the new "101" project and was also sent to the United States to study the most modern developments in the technology. When he returned, he was seen to have a wider, heavier bodywork for the new car, which would have partially nullified the advantages of the carrier and tried to convince the management to equip it with a 1600 engine, but all he got was a modest increase to 1400, which did not solve the problem of full-load performance (5 or even 6 people with luggage) but at least it would not be underpowered as a 1300 with such a large "pontoon" body.
The Fiat 1400 in fact echoed the more modern aesthetic concepts that were appearing in the United States, and in particular the new Kaiser-Frazers of 1947 played a strong role to inspire. Unveiled at the 1950 Geneva Motor Show, the Fiat 1400 had a 4-cylinder 1395cc 4-cylinder from 44 horsepower. The new Fiat was flanked by an elegant two-door convertible.

Fiat 1400 della AG-Autogiochi in 1:43 circa. La vernice nera non è originale 
Fiat 1400 della Lussbert di Milano, in 1:80 circa
Fiat 1400 con motore elettrico e teleguida della Mercury, 1:25. Il bicolore è originale
La nuova 1400 adottava moderne sospensioni a molla anche posteriormente ed era piuttosto confortevole, sebbene non si trattasse di un fulmine.
Essa fu affiancata nel 1952 dalla 1900, versione di cilindrata superiore, ma pur sempre a 4 cilindri, che erogava 58 cavalli. Esteticamente era quasi identica alla 1400: se ne distingueva solo per una calandra più pesante e una sottile modanatura laterale. All’interno però aveva finiture più raffinate, la radio di serie e si faceva notare per la mancanza del pedale della frizione, sostituita da un giunto idraulico, peraltro poco amato dalla clientela.
Copertina del catalogo originale della Fiat 1900
Fiat 1400 in latta della Centola, circa 16 cm
La Centola produsse anche questa fantasiosa giardinetta tipo legno
Nel 1954 entrambe 1400 e 1900 divennero 1400A e 1900A, con la modifica più vistosa rappresentata dalla nuova coda con piccole pinne, che snellivano un po’ la parte posteriore della vettura molto arrotondata. La potenza salì a 50 e 70 cavalli rispettivamente.
Foto ufficiale della Fiat 1400A
Alla 1900A fu affiancato, in sostituzione della 1400 cabriolet, un coupé Granluce a due porte senza montante centrale, piuttosto elegante ma non del tutto convincente.
Fiat 1900A Granluce prima serie
Due soli anni dopo arrivò per entrambe la versione ‘B’, caratterizzata in genere da verniciature bicolori piuttosto vistose (alcune tinte unite come nero e blu scuro rimasero in catalogo). La 1400 guadagnò un faro antinebbia centrale e 8 cavalli, mentre sulla 1900 ne furono installati due ai lati della mascherina, e la potenza fu innalzata a 80 CV. La 1900 Granluce, con gli accostamenti di colore, le pinne pronunciate e il lunotto panoramico svolse egregiamente il ruolo di top della gamma Fiat.
 Fiat 1400B in una foto di presentazione
Fiat 1900B Granluce
A fine del 1958, con il lancio della nuova Fiat 1800, la produzione di 1400 e 1900 ebbe termine.

I modelli

 Fiat 1400 della Ingap, in scala 1:20 circa, qui in versione cromata
 Sopra e sotto: Fiat 1400 della Zax, in scala 1:40 circa

La 1400 ebbe un buon numero riproduzioni, a cominciare dal 1950 stesso, anno stesso del lancio della vettura. La Mercury di Torino la mise in produzione in tre formati: scala 1:87 per la serie “Micro”, 1:40 per la serie “Grande” e, in un secondo momento, in scala 1:25 in varie versioni: statica, a molla (con sterzo) e teleguidata, con motore elettrico.
Fiat 1400 della Mercury con teleguida con scatola originale
Fiat 1400B della Ingap, in scala 1:25 circa
Accanto alla Mercury comparve un bel giocattolo della Ingap di Padova, paragonabile alla scala 1:18. Questa 1400 era disponibile cromata o verniciata, con motore a molla, ed esisteva anche in una simpatica versione “radio” con antenna che alzandosi comandava un carillon che suonava. Zax fece due auto ispirate alla 1400, una grande e una in scala 1:40 che non sfigura nelle nostre collezioni.
 Sopra e sotto: due versioni della Fiat 1400B di Brumm, in scala 1:43
La Lima di Vicenza seguì con un giocattolo ispirato alla 1400 e lo stesso dicasi per la Centola di Casalpusterlengo, che realizzò anche una giardinetta legno con lo stesso frontale della 1400, che tuttavia non riproduceva un’auto realmente esistente, per quanto alcuni carrozzieri avessero realizzato delle giardinette su base dell’auto vera. Lussbert si esibì con una copia del modello Mercury semplificata al punto da non avere il montante centrale.Dopo questa prima esplosione di modelli, la Fiat 1400 cadde un po’ nel dimenticatoio e se si eccettua una Fiat 1400B di semplice fattura della Ingap, in scala 1:32, occorrerà attendere l’iniziativa di Brumm, che riportò la 1400B all’attenzione dei collezionisti. Prima di Brumm solo Progetto K aveva realizzato uno speciale in resina della 1900 Granluce.
 Speciale in resina della Fiat 1400 Cabriolet, C.B.Model, scala 1:43
Fiat 1900B Granluce, modello in resina di King, scala 1:43
Più recenti sono invece i modelli Norev per l’iniziativa editoriale sulla storia della Fiat realizzata attraverso i modellini, che ci ha permesso anche di inserire in collezione la prima 1900 e la 1900A. Per quanto riguarda la 1900 Granluce abbiamo la possibilità di collezionare la prima versione grazie al modello Metro e la 1900B grazie alla prestigiosa miniatura di resina che ne ha fatto la NEO, entrambe in 1:43.

 Fiat 1400 reparto Celere, Autoparco, 1:43
 Fiat 1400 carro funebredi 1ªclasse, modello in resina di Gulp, 1:43
 Sopra e sotto: Fiat 1400B lunga di Francis Lombardi, Kess, resina, 1:43

 Fiat 1900A Granluce, Metro, 1:43
Fiat 1400 cabriolet, Norev, 1:43
 Fiat 1400 berlina, Norev, 1:43
Fiat 1400A Taxi Roma, Altaya, 1:43
 Fiat 1900 berlina, Norev, 1:43
Fiat 1900A berlina, Norev, 1:43

 Sopra e sotto: Fiat 1900B Granluce della NEO, in resina, scala 1:43

La Seat 1400
La prima Seat 1400, prodotta nel 1953
Il 13 novembre 1953 la prima Seat 1400 su licenza Fiat veniva prodotta a Barcellona. Si trattava della prima automobile prodotta in serie in Spagna e sarebbe rimasta in produzione a lungo, amata dai tassisti spagnoli per la sua robustezza.
Della Seat abbiamo le piccole riproduzioni in scala H0 della Anguplas (per la verità non molto somigliante) e della Eko, che hanno riprodotto anche la variante 1400 furgone che era fabbricata solo in Spagna. Quindi esistono diversi modelli della 1400A che in Spagna aveva una mascherina leggermente diversa. 
Seat 1400 bicolore e normale, Anguplas, 1:87
 Seat 1400 furgoneta, Anguplas, 1:87
Seat 1400 furgoneta e berlina, Eko, 1:87
In zamac fu riprodotta dalla Jadali in scala 1:36 e in scala leggermente più grande dalla Paya, in plastica con motore a frizione. La Altaya ha poi dedicato alla Seat una serie da edicola con molti modelli.
Seat 1400 berlina, Jadali, scala 1:36
 Seat 1400 Copa Montjuïch 1957, Altaya, 1:43
 Seat 1400 furgoneta, Altaya, 1:43
Seat 1400 taxi Barcellona, Brumm, 1:43
Ricordiamo infine che il carrozziere madrileno Serra produsse in piccola serie un cabriolet su Seat 1400. In mancanza di una foto pubblichiamo il catalogo Anguplas che la riprodusse in scala 1:87. 
Seat Serra Sport
Immagine del catalogo Anguplas con Seat Serra Sport aperta e con tettuccio chiuso


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