Eri piccola, piccola, piccola così. Bianchina Quattroposti

Le parole della canzone di Fred Buscaglione sembrano tagliate su questa utilitaria lunga 3 metri e 2 centimetri (3 in meno della celebre Mini inglese).

L'Autobianchi Bianchina 4 posti di Schuco in 1:18

Lo spunto per parlare dell’Autobianchi Bianchina Quattroposti del 1962 ci viene dal bel modello Schuco in scala 1:18, atterrato nei nostri negozi a un anno dall’anteprima alla Fiera del Giocattolo di Norimberga.

La Bianchina era stata presentata al Museo della Scienza e della Tecnica di Milano il 16 settembre 1957 nelle forme di un piccolo coupé con tettuccio apribile (“Trasformabile” nella terminologia ufficiale) basato sulla meccanica della Fiat 500. Pur costando quasi il 15% in più della 500, la Bianchina ebbe un successo inaspettato, al punto che le richieste, nei primi tempi, erano all’incirca pari a quelle della Fiat.

La Bianchina Trasformabile al Salone di Torino del 1957

Però sulla 500 si poteva viaggiare in quattro mentre la Bianchina era una due posti: carina, americaneggiante nei bicolori e nelle piccole pinne, quasi lussuosa rispetto alla Fiat da cui derivava. Ci volle qualche anno, ma nel 1962 la Trasformabile fu sostituita dalla “4 posti”, una berlina a tettuccio rigido con un curioso e piacevole trattamento del padiglione e del lunotto, reso necessario per non dover modificare tutti i lamierati e quindi contenere i costi.

La nuova 4 posti (o Quattroposti) al Salone di Ginevra 1962
Le dimensioni della Bianchina

Era disponibile in versione base da 18 CV e Special da 21 CV (quest’ultima riconoscibile anche per il trattamento bicolore del tetto). Fu prodotta fino al 1969.

Sopra e sotto: l'Autobianchi Bianchina 4 posti Schuco, 1:18

Dal punto di vista modellistico fu ignorata a lungo finché Klacson mise in commercio uno speciale di resina molto dettagliato, ma non facilissimo da montare.

Autobianchi Bianchina 4 posti, kit in resina di Klakson, 1:43

Seguirono il modello della ProgettoK, un po’ massiccio nel padiglione e poi quello della Grani&Partners per DeAgostini. Kess poi mise in vendita una berlina del 1965 e Laudoracing si cimentò in scala 1:18, arrivando a offrire una versione dedicata a Fantozzi, il celebre personaggio dei film comici che aveva appunto una 4 posti di colore bianco.

Il modello della 4 posti di Progetto K in scala 1:43
Pure in 1:43 il modello Grani&Partners per DeAgostini
La Bianchina Quattroposti di Kess, 1:43
La versione con Fantozzi alla guida, Laudoracing, 1:18

Da ultima arriva la Schuco con 2 modelli in resina, di cui uno in scala 1:18 monocolore e uno in 1:43 bicolore (piuttosto caro in proporzione all’altro) che quindi sarebbe una Special.

La Bianchina 4 posti di Schuco in 1:18
Lo stesso modello ma in scala 1:43 riproduce una "Special" bicolore

Il modello grande è molto ben proporzionato, con verniciatura impeccabile e interni molto belli, visibili attraverso l’ampia vetratura. Sotto non vi è accenno di meccanica, ad esclusione di un quarto di marmitta visibile anche senza girare la miniatura.

Unico difetto, il paraurti anteriore è erroneamente curvo e conferisce al muso un aspetto leggermente sorridente…


Una Bianchina 4 posti realizzata in resina da Toscani in scala 1:10





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