60 anni Lancia Fulvia

Dopo 10 anni di produzione, al Salone di Ginevra del 1963, la Lancia Appia cedeva il posto a una nuova berlina dall’aspetto moderno che lasciò sconcertato più di un Lancista.

Una delle prime Fulvia in una foto ufficiale nella fabbrica di Chivasso

L’Appia IIIª serie sembrava essere ancora abbastanza richiesta e d’altronde è stata la prima Lancia ad aver superato le 100.000 unità prodotte.

Lancia Fulvia della Mercury in scala 1:43

Per la Fulvia si annunciava una tecnica di prim’ordine, con l’adozione della trazione anteriore inaugurata tre anni prima dalla Flavia.

Il motore, pur molto simile a quello dell’Appia, era completamente nuovo: un 4 cilindri a V stretto con cilindrata di 1091cc che sviluppava la ragguardevole (per l’epoca) potenza di 58 CV. Pur essendo molto squadrata e non particolarmente leggera, la Fulvia raggiungeva elevate velocità massime: 138 Km/h dichiarati, ma la rivista Quattroruote rilevò 146 Km/h, molto vicina a quella della più grande e potente Flavia 1500.

La vista a raggi X mostra la meccanica tutto avanti della Fulvia
Caratteristica coda della Fulvia, con gruppi ottici assai personali

Gli ampi interni promettevano cinque posti e il cruscotto era degno di un’auto di classe superiore, con un avveniristico indicatore di velocità a tamburo ispirato a quello di certe auto d’Oltreoceano.

Il contagiri indica che questo cruscotto è di una Fulvia 2C

Nonostante queste premesse i Lancisti rimasero un po’ sconcertati da questa nuova creatura della Lancia e l’avvio delle vendite risultò non particolarmente esaltante. Le cose andarono meglio a partire dal 1964 quando fu offerta la Fulvia 2C che significava 2 carburatori a doppio corpo che elevavano la potenza a 71 CV e la velocità massima dichiarata a oltre 145 Km/h.

Caratteristici della Fulvia Mercury erano i montanti dei finestrini alle porte

La Fulvia 2C e tutte le varianti che seguirono si distinguevano dalla Fulvia del 1963 per l’assenza dei rostri ai paraurti.

Il primo modellino della Fulvia fu opera della Mercury di Torino che su questa miniatura si esibì con un pezzo di bravura: le portiere anteriori apribili con la riproduzione del montante dei finestrini, che solitamente veniva omesso perché si trattava di un pezzo sottile e fragile. La Fulvia Mercury era piuttosto impegnativa, al prezzo di 1100 lire quando arrivò nei negozi.

Nel corso della produzione furono semplificati i fanali posteriori e tolti i pannelli porta

Poco dopo la rivale Politoys si esibì con un modellino abbastanza ben riuscito, anch’esso con porte anteriori apribili (senza montanti, ovviamente), che si vendeva ad appena 400 lire. Le prime avevano cerchioni di plastica, poi vennero adottati i cerchioni metallici della serie M, che erano di diametro leggermente inferiore e stonano un po’ su un modello in scala 1:41.

Il modellino della Fulvia Politoys, di plastica, in scala 1:41
La Fulvia Politoys con i due tipi diversi di ruote

La miniatura Politoys finì la sua esistenza in Messico, con marcatura McGregor.

Lancia Fulvia della McGregor, in 1:41, con tipiche ruote originali
La Fulvia McGregor (a sin.) aveva la carrozzeria verniciata

Anni dopo che la Fulvia era passata alla storia, PB Models presentò uno speciale di resina che riproduceva la Fulvia berlina del 1963, mentre Emmebi mise in produzione un modello della 2C con i paraurti lisci, offerto anche nella versione che, condotta da Leo Cella, vinse il Rally dei Fiori.

Vista posteriore del modellino Lancia Fulvia di PB Models, in 1:43
Lancia Fulvia 2C di Emmebi, in scala 1:43
Riproduzione della Fulvia di Facetti che corse al Montecarlo, Emmebi
Emmebi ha riprodotto la Fulvia con cui Leo Cella vinse il Rally dei Fiori

Ancora Fulvia 2C sono le (poche) altre riproduzioni della Fulvia berlina: quella in scala 1:43 di Starline, molto accurata, e la piccola Fulvia in scala H0 (1:87) di Co.Met. per la quale è stata prevista anche una versione Polizia.

Sopra e sotto la bella Lancia Fulvia 2C di Starline, in 1:43
Sopra e sotto alcune Fulvia in scala H0 di Co.Met. compresa la versione polizia

In scala grande citiamo anche la Fulvia in 1:18 circa realizzata in pochi esemplari dall'artigiano Toscani, anche questa con i paraurti privi di rostri pertanto una 2C.

Fulvia berlina in scala grande (1:18 circa) di Toscani

PB ebbe il pregio di proporre anche la Fulvia Holidays, una giardinetta realizzata dalla Carrozzeria Touring in pochissimi esemplari: un modello lontano dalle finezze degli attuali speciali, ma tutto sommato – trovandone uno - meritevole di attenzione.

Non ha finiture eccellenti, ma la Fulvia Holidays di PB Models è unica
La Fulvia Holidays di Touring è stata riprodotta in resina, scala 1:43
Una rara fotografia della Fulvia Holidays del carrozziere Touring

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