BALON, il mercato delle pulci di Torino
Si scrive Balon, ma in piemontese si pronuncia balùn, come una storpiatura della parola pallone e in effetti deriva da un medievale burgum ad pillonos che vuol dire proprio “Borgo del pallone”. Così era anche distinto nelle carte napoleoniche e proprio da qui un pallone aerostatico prese il volo in questa zona di Torino.
Nell’area del Balon scorreva il canale dei Molassi, che forniva energia
idraulica a tante piccole attività, mentre il canale stesso era anche usato
dalle lavandaie. Una volta coperto il canale negli spazi che si trovano attorno
a via Borgodora si sviluppò col tempo un mercato dell’usato che, ormai
regolamentato da decenni, si svolge tutti i sabati. Ogni seconda domenica del
mese si tiene il Gran Balon, più ricco di piccoli antiquari.
Balon is written, but in Piedmont it is pronounced balùn, like a cripple of the word balloon and in fact derives from a medieval burgum ad pillonos that means "Borgo del pallone". So it was also distinguished in napoleonic cards and from here an hot-air balloon took flight in this area of Turin. In the Balon area flowed the Molassi canal, which provided hydraulic energy to many small activities, while the canal itself was also used by washerwomen. Once the canal was covered in the spaces that are located around Via Borgodora, a second-hand market developed over time which, now regulated for decades, takes place every Saturday. Every second Sunday of the month is the Gran Balon, richer in small antique dealers.
Il periodo della pandemia ha afflitto anche questo mercato, con frequenti e
prolungate chiusure ma dopo Pasqua è arrivato l’agognato permesso di tenere
questi eventi all’aperto e il Balon è tornato. I giocattoli non sono facili da
trovare e sovente spuntano prezzi da Borsa Scambio, tuttavia non è impossibile
trovare qualcosa di molto carino.
Sabato 17 scorso abbiamo trovato queste cose. Non sono tutte automobili, ma
i giocattoli Ingap non sono molto comuni, specie quelli dell’ultimo periodo.
Per questo vi mostriamo due scatole complete contenenti in un caso
un breve treno merci con locomotore di tipo in uso sulle SNCF, le ferrovie
francesi, e la sua scatola complementare con 6 carri merce di due soli tipi ma
proposti in tre livree ciascuno.
Inutile dire che, in questo caso, è assai più bella la scatola del
contenuto.
Completano i ritrovamenti una rara gru “Ursus” della Mercury, nella sua
ancor più rara versione fornita di motore elettrico. La gru era sostanzialmente
completa e all’apparenza aveva solo un piedino rotto, ma alcuni tralicci dell’impalcatura
erano spezzati e incollati malamente. Chi ha ritrovato questo imponente
modello, uno dei più grandi del catalogo Mercury, aveva la fortuna di disporre
di parti provenienti da una gru “Ursus” manuale, che hanno permesso di
sostituire i tralicci guasti con altri ancora in ottime condizioni. La base invece
non ha potuto essere scambiata, perché differente nella versione elettrica e
quindi con attacchi per le viti completamente diversi.
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