70 anni LANCIA AURELIA
Alla
perfezione tecnica dell’Aurelia la Lancia arrivò per tentativi. Per la fine della
guerra si mise in cantiere già nel 1943 un motore con 8 cilindri a V che
avrebbe dovuto essere posizionato in posizione centrale. Un prototipo costruito
da Ghia venne effettivamente costruito (in forma di coupé) nel 1945, ma nel
frattempo, a partire dal 1943 era stato portato avanti anche un progetto, meno
ambizioso, di motore con 6 cilindri a V. L’8 cilindri venne accantonato, perché
ne sarebbe nata una vettura costosa da costruire e di conseguenza troppo cara
per il periodo postbellico.
La Lancia Aurelia B10 del 1950, ancora con le frecce a bacchetta
La
6 cilindri avrebbe invece avuto ottime chanches per sostituire l’Aprilia ed è
proprio sull’Aprilia che vennero testati diversi motori. Il più adatto avrebbe
avuto un angolo fra i cilindri di 60°, una configurazione che gli studi
condotti al Politecnico di Torino stabilirono come la più adatta per ottenere
una perfetta equilibratura.
Lancia Aurelia berlina, Mercury, scala 1:40
Le due Aurelia della Mercury in scala 1:40 e 1:87
Pure se piccolina l'Aurelia della Mercury serie Micro appariva proporzionata
Gianni
Lancia volle pertanto che venisse approntata una macchina completamente nuova,
destinata a sostituire l’Aprilia.
To the technical perfection of
the Aurelia the Lancia arrived by trial and error. By the end of the war, an
8-cylinder V-cylinder engine was in place as early as 1943 and would have to be
placed in a central position. A prototype built by Ghia was actually built (in
the form of a coupe) in 1945, but in the meantime, starting in 1943, a less
ambitious design of a 6-cylinder V engine had also been carried out. The
8-cylinder was shelved, because it would create a car that was expensive to
build and therefore too expensive for the post-war customers. The 6-cylinder
would have had excellent chanches to replace the Aprilia and it is on the
Aprilia that several engines were tested. The most suitable would have had an
angle between the cylinders of 60 degrees, a configuration that the studies
conducted at the Polytechnic of Turin established as the most suitable for
obtaining a perfect balance. Gianni Lancia therefore wanted a completely
nuclear machine to be set up.
Il modello Mercury al confronto con il Tecnomodel di resina, scala 1:43
Sotto
la direzione tecnica di Vittorio Jano nel 1949 il motore assume la
configurazione definitiva, con cilindrata di 1754,90 cc e 56 cavalli di
potenza. Non molti per la verità anche per via del basso rapporto di compressione
dovuto alle benzine dell’epoca, ma ottenuti a 4000 giri: la grande elasticità
compensava in parte questa carenza di cavalli.
La
nuova Aurelia, questo è il nome, si colloca in una fascia di mercato più alta
dell’Aprilia: ha un corpo vettura più generoso e un passo maggiore (2,86m
contro 2,75) e soprattutto una nuova raffinata meccanica che vede il gruppo
frizione/cambio in blocco col retrotreno per una miglior ripartizione dei pesi.
The
new Aurelia, this is the name, is in a higher market segment than the Aprilia:
it has a more generous car body and a greater wheelbase (2.86m vs. 2.75) and
above all a new refined mechanics that sees the clutch/change group in block
with the rear for a better weight distribution.
L’Aurelia
B10 viene presentata al Salone di Torino del 1950, e assieme ad essa si rendono
disponibili gli autotelai B50 e B51 per i carrozzieri.
Lancia Aurelia B51/52 cabriolet Pininfarina, regolarmente in listino Lancia
Lancia Aurelia B52 cabriolet, modello Matrix di resina, scala 1:43
Nel
1951 verrà costruita in pochi esemplari l’Aurelia B15, una vera limousine a
passo allungato con tre finestrini per lato, mentre alla berlina B10 si
affiancano la B21 con motore di 2 litri con 69,5 CV e la B22, più sportiva, con
motore portato a 90 cavalli.
La Lancia Aurelia B15 limousine di proprietà di Fiat Heritage
Nel
1953 la berlina evolve nella seconda serie con il modello B12, esteticamente
migliorata grazie a nuovi parafanghi anteriori e con lunotto di maggiori
dimensioni, oltre a luci di coda e fari differenti. La B12 ha il motore portato
a 2,3 litri, con 87 CV e il ponte posteriore De Dion. Gli sportivi
continueranno a preferire la B22 sia perché compresa nella classe fino a
2000cc, sia per quei tre CV in più che la rendono più briosa.
Lancia Aurelia B21 Mille Miglia, Norev, 1:43
La
B12 resta in listino appena 2 anni. Dal 1955 resteranno solo le derivate
sportive, mentre nel 1956 arriverà la sostituta: una imponente berlina di nome
Flaminia, la cui linea era stata anticipata dalle Aurelia Florida e Florida II
di Pininfarina.
Lancia Aurelia Florida Pininfarina 1955
Modellino in resina di Matrix riproducente l'Aurelia Florida in 1:43
LE
DERIVATE
Nel
1951 alla berlina si affianca l’Aurelia B20 coupé, con motore di 2 litri da 75
CV. La linea della vettura, universalmente attribuita a Pininfarina, fu
disegnata invece da Boano alla Ghia, ma per motivi logistici la costruzione dei
primi esemplari fu affidata sia a Viotti sia a Pininfarina, che poi curò la
costruzione di 3773 esemplari su un totale di 3871, con tutte le modifiche
estetiche introdotte nel corso degli anni. Nella seconda serie la potenza sale
a 80 CV, mentre nella terza serie arriverà il motore da 2,5 litri con 118CV,
che le permette di arrivare a 180 Km/h.
Una bella Lancia Aurelia B20 delle ultime serie
L'analogo modello, realizzato da Norev in plastica, scala 1:43
L’Aurelia
spider arriva nel 1954, già con il motore di 2,5 litri da 118 CV. La
carrozzeria è di Pininfarina, che realizza una delle auto italiane più belle di
tutti i tempi, anche se quel suo parabrezza panoramico strizza l’occhiolino a
possibili vendite negli Stati Uniti.
Lancia Aurelia B24 spider con capote alzata e vetri laterali scorrevoli e rimovibili in posizione
Semplice ma sportivo il cruscotto dell'Aurelia B24
Lancia Aurelia B24 spider, Burago, 1:18
Nel 1956 il corpo vettura viene
profondamente modificato e la vettura da spider puro si trasforma in
convertibile, con parabrezza curvo ma non più panoramico, porte con deflettori
e vetri discendenti, mantenendo un aspetto elegante ma meno sportivo della spider.
La
carriera delle Aurelia B20 e B24 si conclude nel 1958, quando alla Flaminia
berlina verranno affiancate le versioni sportive.
Lancia Aurelia B24 convertibile
Sopra e sotto: Lancia Aurelia B24 convertibile Brumm, 1:43, aperta e con capote alzata
I
MODELLI
Non
esistono molti modelli dell’Aurelia berlina e sono praticamente tutti del tipo
B10-21. La nuova Lancia fu subito oggetto di riproduzione da parte della
Mercury nella sua serie in scala 1:40. Si trattava di una miniatura molto ben
riuscita, benché semplice e priva di vetri, interni e tutti i dettagli a cui
siamo abituati oggi. Tuttavia aveva un piccolo dettaglio che la rendeva molto
realistica: i fari non erano semplici bottoni rotondi come sulla Fiat 1400, ma
erano due piccole fusioni che riproducevano efficacemente la particolare forma
dei proiettori dell’auto vera. Mercury riprodusse il modello anche nella serie
Micro, in scala 1:87 circa.
Sopra e sotto: un raro giocattolo di latta dell'Aurelia, marca Pinotti, scala 1:43 circa
Attorno
al 1957-58 Norev mise in catalogo una bella B20 coupé di plastica, oggi non
molto facile da trovare. Per avere la B24 spider, a parte due piccoli modelli
di plastica della Ingap e di V.SM, dall’aspetto piuttosto grezzo, occorrerà
attendere l’arrivo degli speciali, con il modello di Idea3 apparso sul finire
del 1973, che all’epoca fece scalpore per i numerosi dettagli, ma che visto
oggi ha un aspetto molto approssimativo.
Lancia Aurelia B20, ABC scala 1:18
Lancia Aurelia B24 spider, Idea3, 1:43 in serie limitata
Lancia Aurelia B24, Ingap, scala 1:80 circa
Lancia Aurelia B24, V.SM, scala 1:80 circa
Poi,
lentamente, alcuni produttori si ricordarono dell’Aurelia e cominciarono a
mettere in vendita alcune miniature: Brumm pensò al coupé in 1:43, mentre
Burago mise in vendita una B24 in scala 1:18. In tempi più recenti anche la
berlina tornò nelle collezioni, grazie allo speciale di Tecnomodel e alla Norev
nell’iniziativa di Hachette dedicata alla Lancia.
Lancia Aurelia B20 coupé, Brumm, 1:43
Lancia Aurelia B20 Rally di Montecarlo, IXO, 1:43
Lancia Aurelia B20 1ª/2ª serie, Norev, 1:43
Lancia Aurelia B20 1ª/2ª serie, Solido, 1:43
Lancia Aurelia B20 alleggerita da corsa 1952, Tecnomodel, 1:43
Lancia Aurelia della serie di TinTin, con figure, Atlas, 1:43
Lancia Aurelia con retrocarica, produzione cinese senza marca, 1:32 circa, qui con la Burago
Lancia Aurelia B24,Grani&Partner, 1:43. Buon modello con griglia troppo spigolosa
Lancia Aurelia B24 in scala 1:24 tutta apribile, della Metro.it
Modellino dello stesso produttore ma in scala 1:43
Lancia Aurelia B24 della Norev, in 1:43
Lancia Aurelia B10 della Norev, in scala 1:43
Lancia Aurelia B10 Rallye del Sestriere, Norev, 1:43
Citiamo, fra le curiosità, due speciali realizzati da ‘Modelli
R’ in resina da montare: l’unica riproduzione esistente dell’Aurelia B15
limousine e la B12 berlina, prodotta anche da PB Models in 1:43, due pezzi
certamente non irresistibili.
Lancia Aurelia B12, Modelli R, 1:43
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